Il tennis è stato inserito ai Giochi di Atene del 1896
La nascita del tennis si fa universalmente risalire al 1873. In quell'anno, infatti, il maggiore inglese W.C. Wingfield presenta nel corso di un ricevimento un nuovo gioco (denominato «sphairistike» o «lawn t.»), che cattura subito l'attenzione e la curiosità degli ospiti. L'esibizione avviene su un campo rettangolare a forma di clessidra, disegnato sull'erba e diviso da una rete sostenuta da bastoncini, più alta alle due estremità (ca 1,50 m) e più bassa verso il centro (ca 1,20 m). Per giocare sono necessarie delle racchette, che Wingfield progetta con manici lunghi e testa a forma di cucchiaio. Il 23 febbraio 1874 il maggiore fa brevettare la sua invenzione: per far sì che sia a disposizione di tutti, mette in vendita una cassa contenente il materiale necessario (una rete, le racchette, le palline e un libretto con le regole). Con l'organizzazione del primo torneo di Wimbledon, nel 1877, si compie il passo definitivo. Il tennis nasce dunque sull'erba (da qui il nome iniziale di lawn t.); con il passare degli anni, però, le superfici si diversificheranno, dalla terra battuta al cemento, ai materiali sintetici. Approdato un anno dopo negli Stati Uniti, dove nel 1881 viene fondata la federazione nazionale (che in seguito si chiamerà USTA, United States Tennis Association), il tennis vive un decennio di trasformazioni nel regolamento. Nel 1883, per esempio, viene dimezzata l'altezza della rete: un accorgimento che influirà decisamente sugli sviluppi del gioco (le cui norme verranno definitivamente fissate dalla neonata federazione britannica nel 1888). Sempre negli Stati Uniti, intanto, sulla scia del torneo di Wimbledon, nel 1881 viene organizzato il primo Campionato nazionale; analoghe competizioni verranno indette a Parigi (1891) e a Melbourne (1905). Questi quattro tornei dalla storia centenaria sono ancora oggi i più prestigiosi al mondo, tanto da formare, con un'espressione mutuata dal bridge, il cosiddetto Grande Slam. Il 1900 è invece l'anno del debutto della Coppa Davis), trofeo messo in palio ogni anno tra un numero sempre crescente di rappresentative nazionali. In Italia la federazione (FIT) vede la luce nel 1910. A Parigi nel 1913 nasce la federazione internazionale, la ITF. Pur riscuotendo il gioco ampi favori in ogni continente (nonostante un certo carattere elitario che lo caratterizza fino agli anni Cinquanta del Novecento), le nazioni nelle quali è più radicato sono le stesse che gestiscono i quattro tornei dello Slam: fino al 1973, infatti, ad aggiudicarsi la Coppa Davis saranno solo Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia e Francia. Il tennis degli inizi, quello che si riduce solo a un'interminabile e noiosa sequenza di palleggi da fondo campo ha breve vita: a partire dal 1880 si affaccia sulla scena il britannico W. Renshaw, primo astro della disciplina, che «inventa» il gioco a rete. Negli anni Venti del nuovo secolo si definisce la mitologia del tennis, con l'avvento dello statunitense Bill Tilden (il suo gioco, fatto di anticipi e di potenza, ne rivoluziona i canoni) e della francese Suzanne Lenglen.